Bonus 2024: infissi, caldaie, colonnine, mutui, carta cultura e asili, ecco tutte le agevolazioni

Bonus 2024: infissi, caldaie, colonnine, mutui, carta cultura e asili, ecco tutte le agevolazioni

Per il 2024 il governo Meloni ha confermato alcuni bonus già attivi nel 2023, con alcune modifiche, ne ha cancellati altri e ne ha introdotti di nuovi. Il Superbonus scenderà al 70%, per poi calare al 65% nel 2025 e poi terminare. Non sono stati rinnovati né il bonus occhiali, né il bonus acqua potabile, né il bonus Iva case green, ovvero la detrazione del 50% dell’Iva pagata per l’acquisto di immobili di nuova costruzione che appartengano alla classe energetica A e B. E sono saltati anche il bonus donne e giovani under 36. Il primo prevedeva un esonero contributivo al 100%, con un tetto di 8 mila euro, per i datori di lavoro privati che avessero assunto a tempo indeterminato, determinato o stabilizzano lavoratrici donne in condizioni di svantaggio. Il secondo prevedeva invece uno sconto sui contributi fino a 8 mila euro per i datori di lavoro che avessero assunto a tempo indeterminato giovani under 36. Tra i debutti del 2024 c’è quello del bonus mamme, la nuova decontribuzione per le lavoratrici madri con almeno due figli.
Senza dimenticare che il governo è pronto a un’altra tornata di incentivi per rinnovare il parco auto italiano, il più vetusto (e inquinante) d’Europa: è già pronta la bozza del decreto che introdurrà nuovi incentivi (fino a 13,750 euro per comprare un’auto elettrica (qui, tutti i dettagli).
Da gennaio 2o24 la detrazione sulle spese per i lavori del Superbonus scende dal 110% al 70%. Per chi ha avviato i lavori nel 2022 resta la possibilità di cedere il credito o avere lo sconto in fattura, ma per coprire i costi dell’intervento i condomini dovranno versare una differenza di almeno il 30%, o concordare con l’impresa una riduzione dei lavori. Il Sismabonus ordinario invece è stato prorogato per tutto il 2024: è possibile beneficiare di una detrazione del 50% per una spesa massima di 96 mila euro per unità immobiliare. La detrazione sale al 70 o all’80% se a seguito dei lavori si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi.
Confermato anche il bonus mobili, cioè la possibilità di usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e alcune tipologie di elettrodomestici, ma con alcune modifiche. In particolare la soglia di spesa massima sarà tagliata di 3 mila euro, precisamente da 8 mila a 5 mila euro. La detrazione massima ottenibile passerà quindi da 4 mila a 2.500 euro.
Anche l’Ecobonus continuerà a essere disponibile, offrendo una detrazione del 50% per spese fino a 60mila euro per la sostituzione di serramenti e infissi, oltre a schermature solari o caldaie a biomassa. Per i condomini, è previsto uno sgravio del 70% per l’isolamento termico delle parti comuni opache con incidenza superiore al 25%, con un limite massimo di spesa di 40 mila euro.
Da gennaio 2024 debutta la decontribuzione per le mamme lavoratrici. La misura contenuta nella legge di Bilancio prevede che le lavoratrici con tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, è previsto un esonero del 100% della quota dei contributi fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo di 3 mila euro l’anno riparametrato su base mensile. Mentre per le lavoratrici con due figli, il bonus è previsto solo per un anno, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024. Anche in questo caso è prevista la decontribuzione del 100% fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
Anche il bonus mutui under 36 è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. Per le agevolazioni sui mutui prima casa per i giovani nella Manovra è previsto uno stanziamento di 282 milioni. Per beneficiare delle agevolazioni è necessario soddisfare determinati requisiti. Innanzitutto, è richiesto un Isee inferiore a 40.000 euro annui. Inoltre l’immobile da acquistare non deve superare il valore di 250.000 euro
Confermato anche il bonus psicologo con un raddoppio della dotazione a 5 milioni di euro. Il bonus passa da 600 euro a un massimo di 1.500 euro. Il requisito principale per l’assegnazione sarà il reddito: non si potrà avere un Isee superiore ai 50 mila euro.